Copertina di Memorie dal futuro

“Non scriviamo per ricordare il passato, ma per costruire ciò che ancora non esiste.”


Perché ho iniziato questo progetto

Memorie dal futuro nasce dal desiderio di rallentare —
di restituire alla scrittura il suo tempo naturale, quello dell’attesa e della scoperta.
Non è un romanzo nato da un piano editoriale, ma da una pratica settimanale:
un appuntamento con la parola, con la memoria e con chi legge.

Ho scelto di pubblicarlo a capitoli, uno alla volta,
perché ogni frammento possa respirare,
e perché chi legge possa attraversarlo insieme a chi scrive.
È un modo per riavvicinarsi al gesto antico del racconto in divenire:
quello che non si consuma in una sola lettura, ma cresce nel tempo.


Un laboratorio narrativo

Questo progetto è anche un esperimento:
unire scrittura, immagini e tecnologia per cercare nuove forme di racconto.
Dietro ogni pagina c’è un piccolo ecosistema fatto di bozze,
idee condivise, frammenti sonori, visioni.
È un romanzo che si scrive dal futuro verso il presente,
trattenendo ciò che rischierebbe di perdersi.


Come seguirlo



“Scrivere è un modo per restare svegli:
un atto di memoria rivolto a ciò che non è ancora accaduto.”